28 Aprile 2014

I bambini e la carie

Nei bambini, dai quattro ai dodici anni, le lesioni cariose che interessano la dentatura decidua, cioè i denti da latte, sono in aumento.

Uno studio ha evidenziato quanto possano incidere diversi fattori, quali: l’allattamento prolungato, l’eccessiva assunzione di zuccheri e anche madri poco attente durante la gravidanza ad attuare le giuste pratiche di igiene orale e poco inclini a seguire una alimentazione corretta.

Un’elevata presenza di carie nella mamma può influenzare, in maniera significativa, lo sviluppo di carie nel bambino, già nella dentatura da latte.

Vi sono dei batteri responsabili dell’insorgenza della carie nel nascituro che possono essere trasmessi dalla madre.

L’allattamento prolungato è uno dei fattori predisponenti.

Quando il bambino succhia dal seno, o dal biberon, il liquido si deposita nella parte posteriore della faringe e viene deglutito.

Se il bambino sta per addormentarsi, o in ogni caso diminuisce la frequenza della deglutizione, il liquido si accumula nella bocca e aumenta il suo potenziale cariogeno, perché diminuisce la produzione di saliva e con essa il tamponamento degli acidi, che causano la carie.

Il pericolo sussiste soprattutto prima del sonnellino, momento in cui naturalmente diminuisce la produzione di saliva.

Lo smalto dei denti appena nati è meno resistente ed il dente è quindi in balia degli attacchi batterici.

Tutti i liquidi all’infuori dell’acqua, che contengono anche piccole quantità di zuccheri, sono in grado di creare un ambiente predisponente alla carie.

Date le nuove scoperte, si consiglierebbe di eliminare dopo i dodici mesi l’allattamento all’ora del sonnellino e al momento del riposo notturno. Nel caso in cui per il bambino fosse rassicurante succhiare il biberon prima di addormentarsi, si suggerisce di sostituire il liquido con acqua non zuccherata.

E’ importante in ogni caso, consultarsi con il proprio dentista, che sarà in grado di dare consigli preziosi per preservare la vostra salute, quella dei vostri figli e trovare il giusto compromesso tra regole ferree e serenità familiare.